STORIA DEL TURISMO IN IRAN
Durante il periodo pre islamico ci fu un forte sviluppo delle vie di comunicazione e dei punti di ristoro;fatto che insieme alla sicurezza delle strade ha consentito una crescita dei viaggi da parte di mercanti,funzionari,dotti e nobili. Inoltre ci sono testimonianze di viaggi di cittadini romani e greci nella Persia pre islamica.
Con la caduta dell’Impero Persiano Sassanide si ebbe una fase di declino generale che colpi’ anche questo aspetto.Dal nono e decimo secolo D.C tuttavia, la ripresa economica,scientifica e culturale consenti’ una rapida crescita anche nei viaggi ,agevolata dalla posizione favorevole dell’Iran a crocevia tra oriente ed occidente.
Un altro aspetto che contribui’ a questa rapida espansione fu la volonta’ dei musulmani di conoscere nuove terre e portarvi la parola dell’Islam.In questo periodo l’Iran era meta ed attraversato da numerosi studiosi e geografi islamici alla ricerca di terre lontane.Uno dei piu’ grandi viaggiatori di tal periodo fu Naser Khosro Qobadiani(9 secolo D.C).A raggiungere l’Iran furono anche viaggiatori e mercanti occidentali tra cui ricordiamo Marco Polo e lo spagnolo Benjamin Todelay.
Nel periodo Safavide(16-17 secolo) e in particolare durante il regno di Shah Abbas Primo,l’Iran era una delle mete preferite dai viaggiatori europei.
Ricordiamo personaggi come Sir Anthony e Robert Sherley,Jean Baptiste Tavernier,Sir Thomas Herbert,Pietro Della Valle,Adam Olearius,Jean Clardin.
Dopo la dinastia Safavide si ando’ incontro a una fase di instabilita’,fino alla seconda meta’ del periodo Qagiaro quando lo stabilizzarsi della situazione politica permise una nuova ripresa dei viaggi da parte di studiosi europei ,che ebbero l’occasione di scoprire i segreti e le ricchezze del patrimonio storico iraniano. Da fine ottocento inoltre , si assistette anche ad una tendenza da parte della nobilta’ e borghesia iraniana a visitare l’Europa.